Rinnovo dei vertici europei: l'Italia resta fuori dall'accordo

L'Unione Europea ha raggiunto un accordo sui nuovi vertici per la prossima legislatura. Ursula Von der Leyen è stata confermata alla presidenza della Commissione Europea, mentre Antonio Costa è stato nominato presidente del Consiglio Europeo. Kaja Kallas è stata nominata alto rappresentante per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza. Tuttavia, l'Italia non ha partecipato a questo accordo.

Secondo le informazioni provenienti da Palazzo Chigi, il governo italiano ha espresso la propria contrarietà al metodo seguito nella scelta dei nuovi vertici Ue. Ha votato contro le nomine di Costa e Kallas, esprimendo dissenso verso i negoziatori del Partito Popolare Europeo (PPE), del Partito Socialista Europeo (PSE) e di Renew.

Giorgia Meloni ha votato contro Costa e Kallas e ha deciso di astenersi su Von der Leyen. Questa decisione ha contribuito a delineare la posizione dell'Italia rispetto all'accordo.

Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, è volato a Bruxelles assieme a Giorgia Meloni. Fitto è noto per il suo profilo basso, la cautela e il silenzio, che lui ritiene "d'oro". È considerato il commissario italiano in pectore.

A Bruxelles, l'accordo è stato definito la "partita delle nomine". I leader europei hanno approvato i nomi proposti dalla maggioranza PPE-PSE-Liberali. Ursula von der Leyen è stata confermata alla Commissione europea fino al 2029, Antonio Costa è stato nominato presidente del Consiglio europeo e Kaja Kallas è stata nominata alto rappresentante Ue per la politica estera. Tuttavia, l'accordo è stato raggiunto senza il consenso dell'Italia.

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