Ecco le sue parole: “Non so come mai l’abbia fatto e cosa lo abbia spinto a ciò. Un mesetto fa, ha sparato alto e poi, anche grazie ai risultati, ha avuto la possibilità di sorvolare, almeno fino al dopo-partita con il Siviglia. L’elogio ad Allegri: “Per costruire una squadra serve l’occhio del competente: per me Allegri è fuori concorso, vede dove altri non arrivano con lo sguardo, ha la capacità di incidere nelle partite.
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O di imprimere una tua personalissima identità al lavoro: quando Roberto Mancini ha cominciato, non ero entusiasta, direi che non mi piacesse poi così tanto. Io frasi così forti, nei confronti del management della propria società, non le ho mai sentite, né posso permettermi di capire i motivi che hanno indotto a questa scelta comunicativa. Ma per costruire una squadra serve l’occhio del competente: per me Allegri è fuori concorso, vede dove altri non…
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E poi ha delle incursioni dialettiche straordinarie: servono per rasserenare gli ambienti, per farli entrare in un clima umano». ALLEGRI – «Per costruire una squadra serve l’occhio del competente: per me Allegri è fuori concorso, vede dove altri non arrivano con lo sguardo, ha la capacità di incidere nelle partite. Un mesetto fa, ha sparato alto e poi, anche grazie ai risultati, ha avuto la possibilità di sorvolare, almeno fino al dopo-partita con il Siviglia
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