ROMA – Dopo il nulla di fatto in sede di decreto Milleproroghe, ora l’emendamento con la clausola di salvaguardia per i…
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La concessione di un’autovettura aziendale ad uso promiscuo (ossia utilizzabile sia per esigenze lavorative sia per scopi privati) al lavoratore dipendente configura un fringe benefit – una forma di retribuzione in natura. In base all’art. 51 del TUIR (D.P.R. n. 917/1986), i fringe benefit concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente e vanno, quindi, indicati in busta paga, assoggettandoli a tassazione IRPEF e a contribuzione previdenziale.
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Sono 73 mila le auto ibride e plug-in richiamate dalla casa svedese Volvo per un…
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