Distrutta un'opera di Ai Weiwei a Bologna

- Durante l'inaugurazione della mostra "Who am I?" a Palazzo Fava a Bologna, un evento inatteso ha scosso il pubblico presente. Vaclav Pisvejc, noto per precedenti atti di vandalismo, ha distrutto una delle opere esposte: la scultura "Porcelain Cube" del 2009. L'opera, un cubo di porcellana di 120 cm per lato, era posizionata nell'atrio del palazzo. Pisvejc è stato immediatamente fermato dalla sicurezza e arrestato con l'accusa di distruzione di beni culturali, reato regolato dall'articolo 518 del codice penale italiano.

Ai Weiwei, artista cinese di fama internazionale, è conosciuto per il suo impegno nella difesa dei diritti umani e per le sue opere provocatorie. La mostra "Who am I?" rappresenta la sua prima personale a Bologna e ha attirato l'attenzione di molti appassionati d'arte. L'incidente ha inevitabilmente sollevato domande sulla sicurezza delle opere d'arte esposte e sulla protezione del patrimonio culturale.

Non è la prima volta che Pisvejc si rende protagonista di atti simili. Nel 2018, durante un'esposizione a Palazzo Strozzi a Firenze, aggredì Marina Abramovic, rompendo un quadro sulla sua testa. La sua azione a Bologna ha riacceso il dibattito sulla necessità di misure di sicurezza più rigorose durante eventi culturali di grande rilevanza.

La mostra di Ai Weiwei ha comunque aperto al pubblico il giorno successivo all'incidente, con grande curiosità da parte dei visitatori. La pedana che ospitava la scultura distrutta è rimasta vuota, ma gli organizzatori hanno assicurato che già da lunedì sarà sostituita, per volontà dell'artista stesso. Questo episodio, seppur spiacevole, non ha fermato l'interesse per l'opera di Ai Weiwei e per il messaggio che intende trasmettere attraverso la sua arte.

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