Riforma delle pensioni e tagli fiscali, le mosse del governo

- Il ministro Giorgetti sta lavorando a una riforma delle pensioni che, pur non essendo epocale, promette di essere significativa. L'obiettivo è rendere strutturali due misure di politica fiscale a favore dei redditi medio-bassi, già adottate negli scorsi anni come temporanee. La Manovra economica per il 2025 prevede nuovi tagli alle tasse per i lavoratori con redditi fino a 50-60mila euro, ossia per il ceto medio. Questo comporterà una rimodulazione delle aliquote impositive e degli scaglioni IRPEF, dopo il primo intervento attuato nel 2024 con la riforma fiscale.

Il governo intende migliorare lo stipendio netto dei lavoratori, ma non tutte le ipotesi al vaglio dell'Esecutivo potranno essere inserite nella prossima Legge di Bilancio. Tuttavia, ci sono già parecchie ipotesi su cosa potrebbe essere incluso. La politica dell'Esecutivo è chiara: al centro ci sono le famiglie, il contrasto alla natalità e le sfide del welfare.

Il sottosegretario Freni ha escluso l'ipotesi di tassare gli extraprofitti delle banche, affermando che non c'è mai stata e mai ci sarà la volontà di farlo. Ha inoltre dichiarato che non verranno toccate le detrazioni su salute, istruzione e lavoro, mentre sulle altre si agirà con cautela.

In sintesi, la Manovra 2025 si concentra su tagli fiscali per il ceto medio e su misure a favore delle famiglie, con l'obiettivo di migliorare il benessere economico dei lavoratori e affrontare le sfide del welfare.

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