Luana D'Orazio non c'è più, lunedì è morta stritolata dall'orditoio dell'azienda tessile di Prato in cui lavorava. Aveva 22 anni e lascia un figlio di cinque, faceva l'operaia in fabbrica per assicurargli un futuro. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati Una petizione su Change.org per creare borse di studio fino all'università ha raccolto quasi 24 mila firme.
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Si chiamava Ubaldo Franco, è morto lo scorso 5 marzo, lascia la moglie e due figli Ma qualcosa è andato storto: il tronco, invece che cadere nella direzione opposta, è andato a colpire l’uomo, morto sul colpo. Da due anni lavorava nella ditta di filatura. L’uomo ha lasciato una moglie e tre figli. Ha lasciato la moglie, due figli e la sorella.
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Luana D'Orazio e Alberto Orlandi stavano insieme da un anno e mezzo come racconta il 27enne al 'Corriere della sera'. "Se lo avessi saputo, lunedì mattina me la sarei tenuta stretta stretta a letto, non l’avrei lasciata andare" "La sveglia ha suonato alle 5 e lei l’ha spenta subito, per non svegliarmi. Lei, 22 anni, ha perso la vita in un'azienda tessile di Montemurlo. Luana aveva dormito da lui, a casa dei genitori, la notte prima dell’incidente.
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La famiglia di Luana intanto si è affidata alla Gesi group, specializzata nella gestione di sinistri «La stava per prendere ma lei è stata veloce, si era spaventata», ha detto ai microfoni del Tg Rai Toscana. «Quanto ti senti tirare da una macchina — è l’obiezione di un’amica di Luana — un urlo lo fai, come è possibile che nessuno abbia sentito nulla?». La Procura ha iscritto sul registro degli indagati per omicidio colposo la titolare dell’azienda, Luana Coppini, 57 anni, e l’addetto…
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