Lavori di ripristino in Emilia Romagna dopo l'alluvione

- In Emilia Romagna, le operazioni di ripristino nelle zone colpite dall'alluvione proseguono senza sosta. Le squadre della Protezione civile lavorano giorno e notte, utilizzando torri faro per garantire la visibilità necessaria. Attualmente, ci sono ancora 600 sfollati, mentre l'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile continua a operare incessantemente. Gli interventi si concentrano sulle sigillature e sulle rotture degli argini, con l'obiettivo di mettere in sicurezza il territorio.

A Bagnacavallo, la Protezione civile trentina ha mostrato solidarietà verso chi ha perso tutto. Traversara di Bagnacavallo è diventata il simbolo dell'alluvione, con una sola strada che attraversa il centro abitato e garantisce l'accesso dei mezzi di soccorso. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha espresso l'orgoglio del Trentino per l'impegno dei volontari.

Nel frattempo, il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha annunciato ulteriori finanziamenti per l'Emilia Romagna. Oltre ai 1,6 miliardi già stanziati, è previsto un altro miliardo dal Pnrr, compatibilmente con le indicazioni di Bruxelles. Musumeci ha fatto questa dichiarazione durante un'iniziativa della Protezione civile a Potenza.

Irene Priolo, appena nominata commissaria per l'emergenza nelle zone alluvionate, ha affrontato il tema della protezione del territorio durante un incontro alla Festa dell'Unità di Bologna. Priolo ha discusso delle misure necessarie per garantire la sicurezza e la prevenzione di future calamità, sottolineando l'importanza della prudenza e delle risorse.

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