Antonio Conte, l'allenatore aziendalista che difende i suoi giocatori

Antonio Conte, l'allenatore del Napoli, ha recentemente dimostrato la sua ferma opposizione alla cessione di due giocatori chiave della squadra: Khvicha Kvaratskhelia e Giovanni Di Lorenzo. Questa decisione ha rivelato il suo approccio aziendalista, ovvero la difesa ad ogni costo degli interessi della squadra.

Conte è noto per la sua mentalità aziendalista, che si traduce in una gestione della squadra basata sui principi dell'aziendalismo. Questo approccio si concentra sulla difesa degli interessi della squadra, indipendentemente dalle circostanze. La sua decisione di non cedere Kvaratskhelia e Di Lorenzo ne è un esempio lampante.

Conte è noto per il suo stile di allenamento intenso. Secondo Reginaldo, un ex giocatore che ha lavorato con Conte, l'allenatore fa lavorare duramente i suoi giocatori, ma questo si traduce in partite più facili. "Le partite le fai con le sigarette in bocca perché in partita hai le gambe libere", ha detto Reginaldo.

Nonostante la sua opposizione alle cessioni, Conte è consapevole che ci possono essere situazioni in cui i giocatori vogliono andare via, per questioni economiche o perché sentono che il loro ciclo con la squadra è finito. In questi casi, Conte riconosce che bisogna dare ai giocatori la possibilità di partire.

Carlo Alvino, giornalista e inviato di Radio Kiss Kiss Napoli, ha commentato la situazione attraverso i social media. Ha elogiato l'approccio aziendalista di Conte, sottolineando come la sua decisione di non cedere Kvaratskhelia e Di Lorenzo abbia dato un nuovo valore all'aggettivo "aziendalista", sdoganandolo definitivamente in positivo.

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