Assicurazione obbligatoria contro le catastrofi naturali, scontro nel governo

- Il governo italiano è diviso sull'obbligo di assicurazione contro le catastrofi naturali per le abitazioni. La proposta, avanzata durante un evento dell'Ania, ha suscitato reazioni contrastanti. Stefano Candiani, deputato leghista, ha criticato l'idea, definendola inappropriata sia nei tempi che nel merito. Secondo lui, potrebbe diventare un alibi per lo Stato, sollevandolo dalle sue responsabilità.

Dopo l'alluvione del 2023, il governo aveva già imposto alle imprese, escluse quelle agricole, di dotarsi di un'assicurazione contro le catastrofi naturali. Ora, l'attenzione si sposta sulle abitazioni private. Ylenia Lucaselli, di Fratelli d'Italia, sostiene che la Lega non abbia compreso appieno il principio di sussidiarietà orizzontale alla base della proposta. Questo principio prevede che i costi degli eventi estremi, ormai insostenibili per lo Stato, siano condivisi con i privati.

Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha espresso la sua contrarietà all'obbligo di assicurazione, definendolo una nuova tassa. Secondo Salvini, lo Stato può dare indicazioni e consigli, ma non deve imporre obblighi. La tensione nel governo è palpabile, con la Lega che si oppone fermamente alla proposta.

Il dibattito è acceso e riflette le diverse visioni all'interno del governo su come affrontare i costi crescenti delle catastrofi naturali. Da un lato, c'è chi vede nell'assicurazione obbligatoria una soluzione necessaria per alleggerire il peso economico sullo Stato. Dall'altro, c'è chi teme che questa misura possa diventare un pretesto per ridurre l'intervento pubblico.

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