Vermiglio, il Leone d'argento di Venezia

- Maura Delpero, documentarista di Bolzano, ha conquistato il Leone d'argento al Festival di Venezia con il suo secondo lungometraggio, "Vermiglio". Questo film, che segue il suo acclamato "Maternal" del 2018, è stato descritto come un romanzo d'appendice pastoso, capace di raccontare storie con significati profondi e svolte narrative sorprendenti.

"Vermiglio" è stato paragonato a "L'albero degli zoccoli", la Palma d'Oro di Ermanno Olmi del 1978. Il film di Delpero, ambientato in un mondo perduto, racconta la storia di un matrimonio che diventa il punto di svolta della narrazione. La scena delle nozze, mostrata nella clip del film, rappresenta un momento cruciale, carico di gioia e tensione.

Il riconoscimento al Festival di Venezia non è solo un premio per Delpero, ma anche un segnale importante per il cinema italiano. In un periodo di crisi, il cinema italiano ha bisogno di storie ben raccontate, che siano drammi, tragedie o commedie. "Vermiglio" dimostra che è possibile creare opere di grande valore artistico e narrativo, capaci di conquistare il pubblico e la critica.

Maura Delpero ha dichiarato che il suo amore per il cinema è nato grazie alla Cineteca, un luogo che ha frequentato fin da giovane. Il suo percorso artistico è stato influenzato da grandi maestri del cinema italiano e internazionale, e "Vermiglio" rappresenta una sintesi delle sue esperienze e delle sue passioni.

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