Il sindaco di Venezia sotto inchiesta

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è al centro di un'inchiesta che potrebbe portare alla sua caduta. Secondo Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia e figura di riferimento del centrosinistra, Brugnaro dovrebbe dimettersi. Cacciari sostiene che sarebbe difficile per Brugnaro continuare a governare in una situazione così complicata senza penalizzare la città.

Brugnaro è accusato di aver promosso fedelissimi dipendenti delle sue aziende a dirigenti comunali con doppio stipendio, incaricati di gestire un giro d'affari personali quadruplicato. Inoltre, si dice che imprenditori si siano innamorati all'improvviso della sua Reyer basket, certi di trasformare così in appalti pubblici le sponsorizzazioni.

Un altro punto di contesa è l'area dei Pili, al centro dell'inchiesta. Brugnaro ha partecipato all'asta per questi terreni inquinati di Porto Marghera, messi all'asta dal Demanio, e li ha aggiudicati a 12 euro al metro quadrato, per un totale di 5 milioni di euro. Questo ha suscitato dubbi, dato che nemmeno il Comune, che aveva progetti per l'area, ha esercitato il diritto di prelazione.

Infine, la vendita di palazzo Papadopoli, l'ex comando della polizia locale a piazzale Roma, è finita nell'occhio del ciclone. Il palazzo è stato venduto a 10,8 milioni, 3,2 in meno rispetto al valore inserito inizialmente nel Piano delle alienazioni del Comune. Questo ha sollevato ulteriori dubbi sulla gestione di Brugnaro.

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