Omicidio di Maria Campai, il mistero dell'ultimo messaggio

- Le indagini sull'omicidio di Maria Campai, avvenuto a Viadana il 26 settembre, continuano a rivelare dettagli inquietanti. Gli investigatori sospettano che il colpevole sia un ragazzo di 17 anni, con cui la vittima aveva un appuntamento. Dopo aver nascosto il corpo nel giardino di una villetta vicina, il giovane ha proseguito la sua routine quotidiana, andando in palestra e cenando con i genitori, come se nulla fosse accaduto.

Un elemento chiave dell'inchiesta è l'ultimo messaggio inviato dal cellulare di Maria alla sorella Roxana: "È un uomo amabile, mi porta in taxi". Gli inquirenti sospettano che il messaggio possa essere stato scritto dal 17enne, ora in carcere con l'accusa di omicidio, fingendosi la vittima per sviare i sospetti. Questo dettaglio, insieme alle ricerche online del ragazzo su come uccidere a mani nude, getta un'ombra sinistra sulla premeditazione del crimine.

Il materiale ritrovato nel cellulare del giovane, che include tecniche per provocare la morte a mani nude, modalità di soffocamento e punti del volto da colpire, evidenzia una pianificazione meticolosa. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire i dettagli dell'omicidio, analizzando ogni elemento per comprendere meglio le dinamiche del delitto.

Nonostante la confessione del ragazzo, molti tasselli del caso restano ancora da chiarire. La deposizione del reo confesso non ha dissipato tutti i dubbi, e l'ultimo messaggio di Maria continua a essere un enigma. Roxana e il suo compagno avevano accompagnato Maria all'appuntamento con il giovane, ignari delle sue intenzioni omicide.

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