Bruno Vespa lascia la Rai indignato

- Bruno Vespa, storico giornalista e conduttore televisivo, ha abbandonato furioso la celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione, tenutasi al Palazzo dei Congressi. Vespa, noto per il suo programma "Porta a Porta", ha espresso il suo sdegno per l'assenza di qualsiasi menzione del suo show durante l'evento. In una nota inviata a Roberto D'Agostino e pubblicata su Dagospia, Vespa ha sottolineato come la sua trasmissione, che va in onda dal 1996, non sia stata citata tra i programmi ricordati, nonostante il suo contributo significativo alla televisione pubblica italiana.

Durante la serata, sono stati celebrati numerosi programmi storici, da "Mixer" a "Chi l'ha visto", ma "Porta a Porta" è stato completamente ignorato. Questo trattamento ha spinto Vespa a lasciare l'evento in segno di protesta. Il giorno successivo, a mente fredda, il giornalista ha commentato l'accaduto, ribadendo la sua indignazione per il mancato riconoscimento del suo lavoro e del suo programma.

La reazione di Vespa non è passata inosservata, suscitando un dibattito sull'importanza di "Porta a Porta" nella storia della televisione italiana. Il programma, ideato e condotto da Vespa, ha rappresentato per anni un punto di riferimento per l'informazione e il dibattito politico nel paese. La sua esclusione dalle celebrazioni ha sollevato interrogativi sulla gestione dell'evento e sulle scelte editoriali della Rai.

L'episodio ha messo in luce le tensioni esistenti tra Vespa e la Rai, evidenziando come, nonostante i decenni di servizio e il successo del suo programma, il giornalista si senta ancora sottovalutato e non adeguatamente riconosciuto.

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