Eruzione dell'Etna: un fenomeno spettacolare e sicuro

L'Etna, il vulcano attivo più alto d'Europa, ha avuto un nuovo evento eruttivo molto intenso alle 4.08 della mattina del 23 luglio. Questo è il quarto parossismo, una particolare attività vulcanica molto intensa e di breve durata, dall'inizio di luglio.

La città di Catania si è svegliata con una nuvola grigia alta 8 chilometri sopra la testa. Per la seconda volta in meno di venti giorni, la città si è dovuta adeguare al ritmo della sua montagna. Dal cratere Voragine, da lunedì notte e fino al pomeriggio di martedì, l’Etna ha sputato cenere e lava.

Per fare fronte alla nuova emergenza cenere vulcanica dell'Etna, il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha disposto per le prossime 48 ore in tutte le strade del territorio comunale, il divieto temporaneo di circolazione dei mezzi a due ruote e dei monopattini e ha limitato la velocità massima a 30 chilometri l'ora per tutti gli automezzi. La sabbia vulcanica, eliminata dagli spazi privati, dovrà essere posta in contenitori di piccole dimensioni e sistemata in prossimità delle abitazioni.

L'Unità di crisi della Sac, società che gestisce l’aeroporto di Catania, ha disposto la chiusura di due settori (B2 e B3) dello scalo e la sospensione di tutti i voli in arrivo e in partenza con conseguente dirottamento su altri aeroporti finché, intorno alle ore 18, la cenere finita sulle piste di atterraggio e altre strutture è stata rimossa.

Il vulcanologo Alessandro Bonaccorso, dell'Osservatorio Etneo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia (INGV), ha spiegato perché quest'attività potrebbe essere perfino positiva. Secondo lui, le eruzioni dell’Etna sono solo buone notizie: il vulcanologo spiega cosa succede se la lava si accumula. Infatti, l'accumulo di lava può contribuire alla crescita del vulcano e alla formazione di nuovi terreni fertili.

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