"Esprimo una profonda preoccupazione per il definanziamento della sanità pubblica, con una diminuzione della spesa sanitaria - dichiara la senatrice veneta Barbara Guidolin (M5S) - che emerge in questi giorni dal Documento di economia e finanza. La maggioranza di governo tende a sottolineare l'importanza delle risorse del PNRR destinate alla riorganizzazione delle strutture sanitarie, ma dimenticano di evidenziare la mancanza di fondi adeguati per pagare il personale degli Ats e…
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Le difficoltà economiche della sanità pubblica italiana ritornano ad essere motivo di dibattito. Il fondo sanitario nazionale è più che dimezzato rispetto a quello tedesco e di poco superiore alla metà di quello francese, è quanto emerge dall’ultima relazione della Corte dei conti al Parlamento. Sono ben 14 gli scienziati che hanno firmato un appello nel nome del “salvataggio della sanità pubblica” e che hanno scaturito un accesso dibattito tra le varie forze politiche, da una parte la premier Meloni ribadisce la…
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L’Italia spende per il Servizio Sanitario Nazionale molto meno di Paesi quali Francia e Germania. In termini pratici, questo significa meno soldi per medici, infermieri e in generale per il personale sanitario e meno soldi per garantire l’accesso alle cure e quindi per la tutela della salute. Chi può permetterselo cerca soluzioni in strutture private o fuori regione. Ciò si traduce spesso in rinuncia alle cure per chi non può pagare di tasca propria, liste di attesa…
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Nel Documento di economia e finanza (Def), la Fondazione Gimbe sostiene che nel 2024 ci sia un aumento della spesa sanitaria solo illusorio. Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato del Movimento Cinque Stelle, ci spiega come stanno le cose? “Il Def del 2024 certifica due cose. Da un lato che nel 2023 si è speso meno del previsto, perché la spesa sanitaria si è ridotta rispetto a quanto era stato previsto nella Nadef del 2023.
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Sulla sanità solo artifici tecnici e non nuove risorse 16 APR di Beatrice Lorenzin Gentile direttore, il disegno ormai era chiaro da tempo, ma oggi, per ultimo, lo mette nero su bianco la Fondazione Gimbe: l'Italia è ultima per la spesa sanitaria tra i Paesi del G7. Il DEF 2024 certifica che per l’anno 2023 il rapporto spesa sanitaria/PIL è del 6,3% e, in termini assoluti, un finanziamento di 131 miliardi di euro, quindi una diminuzione di oltre 3,6 miliardi rispetto a quanto previsto nella NaDEF 2023.
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"Il Piano di rilancio del Servizio sanitario nazionale elaborato dalla Fondazione Gimbe - ricorda - propone di aumentare progressivamente la spesa sanitaria, con l'obiettivo di allinearla entro il 2030 alla media dei Paesi europei, al fine di garantire il rilancio delle politiche del personale sanitario, l'erogazione uniforme dei Livelli essenziali di assistenza e l'accesso equo alle innovazioni". Invece, "considerato che nel 2022 il gap della spesa…
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"In assenza di misure programmatiche nel Def 2024, bisognerà capire dove reperire le risorse sia per abolire gradualmente il tetto di spesa per il personale sanitario - come annunciato dal presidente Meloni e dal ministro Schillaci - sia da destinare alle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di protesica, visto che l'aggiornamento dei nomenclatori tariffari è stato rinviato in accordo con le Regioni al primo gennaio 2025 per mancanza di fondi, posticipando…
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Castellone (M5S): “Numeri Def smentiscono Meloni, basta menzogne” 16 APR “Il livello di mistificazione della realtà da parte del governo Meloni sulla sanità è diventato francamente inaccettabile. La premier, il ministro Schillaci e ogni membro della maggioranza chiamato a esprimersi sul tema delle risorse per il nostro Servizio sanitario nazionale continuano a ripetere l’enorme menzogna del record dei finanziamenti a ogni occasione, ma la verità è decisamente diversa.
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Spesa sanitaria in discesa nel 2023 e calo del rapporto tra spesa sanitaria e Prodotto interno lordo sia nel 2025 sia nel 2026, sotto il livello pre pandemia (era al 6,4% nel 2019). È questa la sintesi sulla sanità che la Fondazione Gimbe dà del Documento di economia e finanza (Def) 2024 approvato lo scorso 9 aprile dal Consiglio dei ministri. «Rispetto alle previsioni di spesa sanitaria sino al 2027 – osserva Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione – il Def 2024 certifica l’assenza di un…
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Secondo le stime del Def appena approvato in Cdm, nel 2024 il rapporto tra spesa sanitaria e Pil dovrebbe aumentare di oltre 7,6 miliardi di euro rispetto al 2023. Ma per la Fondazione Gimbe si tratta di una previsione illusoria. "Il continuo definanziamento del Servizio sanitario nazionale colloca l'Italia ultima tra i paesi del G7", avverte Cartabellotta.
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Zampa (Pd): “Spesa sanitaria in calo, governo mente” 16 APR “Purtroppo avevamo ragione, il governo mente: nella sua analisi del Def appena approvato dal governo Meloni, la fondazione Gimbe certifica che la spesa sanitaria è in calo nel 2023 dello 0,4%, attestandosi al 6,3% del Pil, e che nel 2024 registra un aumento solo illusorio dovuto allo spostamento della spesa prevista per i rinnovi contrattuali del personale, non perfezionati lo scorso anno.
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ROMA Una diminuzione di oltre 3,6 miliardi nel 2023 rispetto all'anno precedente, seguita da un aumento di 7,6 miliardi nel 2024, che però "è solo 'illusorio, in quanto è in gran parte dovuto al fatto che non è stato perfezionato il rinnovo dei contratti dei dirigenti e dei contrattisti per il triennio 2019-2021, i cui costi non sono stati registrati nel 2023 e sono stati rinviati al 2024". E' la Fondazione Gimbe, con il suo presidente Nino Cartabellotta, a svolgere un'analisi…
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Def. Gimbe: “Spesa sanitaria in calo nel 2023, per il 2024 aumento illusorio. Italia ultima tra Paesi del G7, a rischio diritto a tutela salute” "Il Def 2024 conferma che, in linea con quanto accaduto negli ultimi 15 anni, la sanità pubblica non rappresenta affatto una priorità neppure per l’attuale Governo. La comunicazione pubblica dell’Esecutivo continua a puntare…
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Una diminuzione di oltre 3,6 miliardi nel 2023 rispetto all'anno precedente, seguita da un aumento di 7,6 miliardi nel 2024, che però "è solo 'illusorio, in quanto è in gran parte dovuto al fatto che non è stato perfezionato il rinnovo dei contratti dei dirigenti e dei contrattisti per il triennio 2019-2021, i cui costi non sono stati registrati nel 2023 e sono stati rinviati al 2024". E' la Fondazione Gimbe, con il suo presidente Nino Cartabellotta, a svolgere un'analisi indipendente dei dati…
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Gimbe, nel Def 2024 aumento illusorio della spesa sanitaria "Rispetto alle previsioni di spesa sanitaria fino al 2027 - afferma Cartabellotta - il Def 2024 attesta la mancanza di un cambio di rotta e ignora il pessimo 'stato di salute' del Servizio sanitario nazionale (Ssn), i cui principi fondamentali di universalità, equità e giustizia sono stati traditi, con conseguenze sulla vita delle persone, soprattutto delle fasce socio-economiche più deboli e delle popolazioni del Mezzogiorno
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"Escludendo gli Usa, che hanno un sistema sanitario essenzialmente privato, in quasi tutti i Paesi avanzati vi sono sistemi sanitari universalistici. Che però stanno attraversando una crisi. Ma per noi in Italia la crisi è più grave: in Europa la percentuale di Pil destinata alla Sanità pubblica è dell'8-9%, anche del 10%, da noi solo del 6,2%. Questo f…
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Sanità Politica e Sanità Def. Analisi Gimbe: non c’è un vero aumento di spesa sanitaria L’aumento della spesa sanitaria nel 2024 è “illusorio”: il rapporto tra spesa sanitaria e prodotto interno lordo che dal 6,4% di quest’anno tornerà al 6,3% nel 2025-26, per scendere al 6,2% nel 2027, non ci sono “cambi di rotta” nel Def 2024. L'analisi della Fondazione Gimbe di Redazione Farmacista33 L’aumento della spesa sanitaria nel 2024 è “illusorio”: il rapporto tra spesa sanitaria e prodotto interno lordo che…
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Paradigmi di valutazione della spesa nazionale 15 APR Riproduzione riservata Altri articoli in Lettere al direttore di Antonio Salvatore- Gentile Direttore,il 9 aprile 2024 il Consiglio dei Ministri ha deliberato il DEF 2024 recante l’analisi tendenziale della finanza pubblica. Dal documento emergono alcune circostanze che meritano attenta riflessione anche alla luce delle loro implicazioni sulla spesa sanitaria pubblica italiana.
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Il Paese è afflitto da un grande male, che gli impedisce di andare avanti. Debito pubblico a parte e incapacità di risolvere il tema dell’esigibilità dei diritti fondamentali della persona, si privilegia un metodo fatto di inutile sadismo. Quello di impaurire la Nazione, che tuttavia lo è per suo conto da una sanità che non c’è. Lo si fa ponendo all’attenzione i saldi negativi, salvo poi proporre di incrementarli rivendicando…
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Sui conti pubblici, e più concretamente sulle politiche che si possono attuare con i fondi statali, l’inflazione sprigiona l’effetto classico delle droghe. Positivo nella fase iniziale, perché taglia il valore reale del debito pubblico e soprattutto riduce il suo peso su un Pil nominale gonfiato dalle dinamiche dei prezzi, lascia presto il passo agli strascichi successivi, pesanti e duraturi: tagliando le gambe alla finanza pubblica che, gravata dalle ricadute su interessi passivi in…
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Nel Paese infuria il dibattito sullo smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale, sui tagli alla spesa pubblica, sulla carenza dei medici, sul diritto alle cure. Un dibattito sacrosanto e forse addirittura fuori tempo massimo per quanto la deriva del processo è in stato avanzato, se non irreversibile. E tuttavia, nella “giustezza” della denuncia, c’è qualcosa che stride. Soprattutto per come la faccenda è oggi presentata all’opinione pubblica da molti…
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Caro Schiavi, per la terza volta in un anno e mezzo mia madre si è trovata senza medico di base. Abita a Rho, ha 86 anni e per poter avere assistenza medica, anche una semplice ricetta per i medicinali, deve rivolgersi alla Casa di Comunità che dista più di cinque chilometri da casa sua. Non ce la fa proprio. Ho spiegato il caso all’Ufficio rapporti con il pubblico dell’Asst Rhodense che mi ha risposto che non ci sono medici, mettendomi però in contatto con l’Ufficio Scelta e Revoca.
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“Qualche giorno fa, quattordici scienziati hanno firmato un documento in cui si ribadisce l’importanza del Servizio sanitario nazionale e la necessità di garantirne la continuità e lo sviluppo. Si tratta dell’ennesimo allarme lanciato a causa di una condizione di crisi in cui sono evidenti l’arretramento di alcuni parametri di salute, le difficoltà crescenti nell’accesso ai percorsi di diagnosi e cura, l’aumento delle diseguaglianze…
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Oggi parliamo di sanità. L’analisi della Corte dei Conti sottolinea che, nonostante la spesa pubblica italiana per la sanità sia di 131 miliardi di euro, nettamente inferiore a quella di paesi come Germania, Francia e Regno Unito, l’Italia investe il 6,8% del PIL contro il 9-10% che investono gli altri Paesi nella sanità. Tra il 2016 e 2022 l’Italia ha avuto la crescita economica più modesta in Europa, con una spesa sanitaria che aumenta meno del PIL.
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