Gigafactory Termoli, incertezza e preoccupazioni per il futuro

- Nello stabilimento Stellantis di Termoli si respira un’aria di profonda incertezza. La fabbrica, che avrebbe dovuto essere al centro di un ambizioso progetto di rilancio per l’intera economia del Molise con la conversione alla produzione di batterie elettriche, è oggi bloccata in una fase di stallo. Le speranze di una rapida ripartenza si sono infrante nel corso dell’incontro tenutosi ieri presso il Ministero delle Imprese del Made in Italy (MIMIT), rivelando una realtà ben più complessa e preoccupante.

Il senatore molisano di Fratelli d'Italia, Costanzo Della Porta, ha chiarito che la mossa del ministro Adolfo Urso nel dirottare altrove i fondi del Pnrr, rispetto all'allocazione iniziale sulla Gigafactory di Termoli, non è un disimpegno politico del governo. Tuttavia, la situazione rimane critica. Il progetto di realizzare una gigafactory a Termoli per la produzione di batterie per le auto elettriche è in stand-by, e i fondi del Pnrr che vi erano stati destinati potrebbero essere dirottati verso altri investimenti se l’investimento non si concretizzerà entro giugno-luglio 2025.

La fabbrica ex Fiat di Termoli, ora parte del gruppo Stellantis, avrebbe dovuto rappresentare un punto di svolta per l’economia locale. La conversione alla produzione di batterie elettriche era vista come una soluzione per garantire la continuità produttiva e occupazionale dello stabilimento. Tuttavia, le incertezze legate ai finanziamenti e ai tempi di realizzazione del progetto stanno mettendo a rischio il futuro dello stabilimento e dei suoi lavoratori.

Il senatore Della Porta ha dichiarato che chiederà al ministro Urso di recarsi a Termoli per fare il punto della situazione insieme ai lavoratori, alle parti sociali e all’azienda. La sua richiesta riflette la necessità di un confronto diretto e trasparente tra tutte le parti coinvolte per cercare di trovare una soluzione condivisa e sostenibile.

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