L'attentato a Trump: un mistero ancora da risolvere

L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato recentemente vittima di un attentato durante un comizio in Pennsylvania. Il cecchino, identificato come Thomas Matthew Crooks, ha sparato a Trump dopo aver trascorso le 48 ore precedenti preparandosi per l'attacco. Nonostante l'indagine dell'FBI, il movente dell'attacco rimane ancora un mistero.

Prima dell'attacco, Crooks ha seguito una routine apparentemente normale. Si è allenato al poligono, ha fatto la spesa e ha persino preparato una bomba. Queste attività, svolte nelle 48 ore che hanno preceduto l'attentato, non hanno fornito alcun indizio sul movente dell'attacco.

L'attentato ha riaperto il dibattito sulla diffusione di pistole e fucili negli Stati Uniti. La questione di chi sia più propenso ad acquistare armi da fuoco, se democratici o repubblicani, o se i detentori vivano in città o in campagna, è tornata alla ribalta.

Un video dell'attentato sembra confermare che alcuni sostenitori di Trump avevano tentato di allertare la polizia della potenziale minaccia poco prima che Crooks iniziasse a sparare. Nonostante gli avvertimenti, la polizia non è riuscita a prevenire l'attacco.

Nonostante l'attacco, Trump è riuscito a sopravvivere. L'ex presidente, che ha mancato di essere colpito di pochi millimetri, ha ora tutte le possibilità di riconquistare la Casa Bianca a novembre. La sua immagine di "sopravvissuto" potrebbe rafforzare la sua posizione politica, mediatica ed elettorale.

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