Maria Rosaria Boccia rischia fino a 7 anni di carcere

- Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Pompei, è al centro di un'indagine condotta dalla Procura di Roma. L'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sporto denuncia contro di lei, accusandola di lesioni, violazione della privacy e minacce a un corpo politico. Questo reato, previsto dall'articolo 338 del codice penale, può comportare una pena fino a sette anni di carcere.

La vicenda ha avuto inizio con una perquisizione nella casa di Boccia, durante la quale i carabinieri del nucleo investigativo di Roma hanno sequestrato numerosi dispositivi elettronici, tra cui tre cellulari, un tablet, un computer portatile, nove pendrive e diverse microsim. Nonostante il sequestro, Boccia ha prontamente acquistato nuovi cellulari e ha comunicato la sua operatività sui social media.

Le accuse contro Boccia sono gravi. L'articolo 338 del codice penale punisce chiunque usi violenza o minaccia a un corpo politico o ai suoi componenti per impedirne o turbarne l'attività. Inoltre, Boccia è accusata di lesioni aggravate, reato che può comportare una pena superiore a un anno di carcere.

La denuncia di Sangiuliano ha portato all'iscrizione di Boccia nel registro degli indagati. La Procura di Roma sta ora esaminando il materiale sequestrato per raccogliere ulteriori prove a sostegno delle accuse. La vicenda è complessa e coinvolge diversi aspetti legali, tra cui la privacy e la sicurezza dei componenti di un corpo politico.

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