Sciopero dei portuali negli Stati Uniti, a rischio l'export di cibo italiano

01/10/2024 - Negli Stati Uniti è in corso uno dei più grandi scioperi dei portuali degli ultimi cinquant'anni. L'agitazione, iniziata martedì notte, coinvolge decine di migliaia di lavoratori della costa est, rappresentati dall'International Longshoremen’s Association (ILA), e ha avuto origine dallo stallo nelle trattative per il rinnovo del contratto, scaduto il 30 settembre scorso. Secondo la United States Maritime Alliance (USMX), l'organizzazione che rappresenta i datori di lavoro del settore portuale, lo sciopero potrebbe coinvolgere circa 45mila addetti in 36 porti americani, situati sulla costa orientale e nella zona del Golfo del Messico.

L'impatto di questa protesta è già evidente: i grandi porti dell'East Coast americana, tra cui quello di New York, uno dei più grandi del mondo, sono fermi. La Coldiretti, sulla base dei dati Istat sul commercio estero, ha lanciato l'allarme: lo sciopero colpisce anche le esportazioni marittime di cibo Made in Italy negli Stati Uniti, che nel 2023 sono state pari a 6,4 miliardi di euro in valore. La situazione è particolarmente critica per l'export di prodotti alimentari italiani, che rischia di subire gravi perdite economiche.

Il blocco delle attività portuali non solo mette a rischio l'economia locale, ma ha anche ripercussioni a livello internazionale, considerando l'importanza strategica dei porti della costa est per il commercio globale. La paralisi dei porti, infatti, potrebbe causare ritardi significativi nelle consegne e un aumento dei costi logistici, con conseguenze negative per le aziende esportatrici italiane.

In questo contesto, la Coldiretti ha espresso preoccupazione per le possibili ricadute sull'export di cibo italiano, sottolineando come la situazione attuale possa compromettere la competitività dei prodotti italiani sul mercato statunitense. La speranza è che le trattative tra l'ILA e l'USMX possano riprendere al più presto, per trovare una soluzione che permetta di sbloccare la situazione e garantire la continuità delle attività portuali.