Emergenza climatica, basta cemento e consumo di suolo

- Il presidente Ridolfi del Consorzio ha lanciato un appello urgente per affrontare l'emergenza climatica, sottolineando la necessità di fermare la cementificazione e il consumo di suolo. La recente devastazione causata dal ciclone Boris in Emilia-Romagna e nelle Marche ha messo in evidenza la vulnerabilità del territorio italiano. Più di 350 millimetri di pioggia sono caduti in poche ore, provocando esondazioni di fiumi e torrenti, evacuazioni di migliaia di famiglie e purtroppo anche vittime.

Gli eventi climatici estremi, come bombe d'acqua e alluvioni, stanno diventando sempre più frequenti e gravi. I Verdi di Rimini hanno espresso preoccupazione per l'aumento di questi fenomeni, sottolineando l'importanza di riconoscere il ruolo cruciale del cambiamento climatico. Non si tratta di attribuire colpe politiche, ma di prendere atto della realtà e agire di conseguenza.

La Romagna, pur essendo una regione forte, non è immortale. Gli esperti avevano già avvertito a maggio 2023 che disastri di questa portata capitano una volta ogni 100, 200, 500 anni. Tuttavia, i dati scientifici mostrano che i tempi di ritorno di eventi simili sono sempre più brevi. La mancanza di prevenzione dei pericoli naturali è stata un fattore determinante nella gravità delle conseguenze.

Ferrara, al centro dell'innovazione ambientale con il ritorno di Remtech Expo, ha visto esperti e professionisti impegnati nelle sfide del risanamento ambientale. Antonello Fiore, presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale, ha spiegato che gran parte del territorio italiano è soggetto a fenomeni di dissesto geo-idrologico. Questi fenomeni, aggravati dalla crisi climatica, provocano disastri naturali che coinvolgono la popolazione, interrompono i servizi e creano danni alle attività produttive.

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