La Stampa 20/01/2017
Larry Fink si aggira per i corridoi di Davos fra una telefonata e l’altra in attesa del dibattito con Christine Lagarde. La numero uno del Fondo monetario non ama Donald Trump, e fatica a nasconderlo. “Se nel 2017 iniziasse una guerra commerciale, a chi riduce di più le tasse o fa deregulation finanziaria, sarebbe un cigno nero con conseguenze deva...
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