Israele colpisce Hezbollah, escalation di violenza al confine con il Libano

- La situazione al confine tra Israele e Libano è esplosiva. Gli attacchi transfrontalieri si intensificano di ora in ora. Israele ha lanciato una serie di raid mirati contro Hezbollah, colpendo circa 1.300 obiettivi tra la valle della Bekaa e il sud del Libano. Il bilancio è pesante: oltre 350 morti e più di 1.000 feriti. Tra gli obiettivi principali c'era Ali Karaki, comandante del fronte sud di Hezbollah, la cui sorte rimane incerta.

La tensione è palpabile. Israele ha colpito anche la periferia sud di Beirut, un'area considerata un bastione di Hezbollah. Il raid aveva come obiettivo proprio Karaki, recentemente promosso dopo l'eliminazione di Ibrahim Akil. Akil era stato scovato in un rifugio nei sotterranei di un palazzo a Beirut. La situazione è critica e le notizie sono frammentarie.

Gli Stati Uniti hanno deciso di inviare nuove truppe in Medio Oriente. Il presidente Biden ha annunciato di essere al lavoro per una de-escalation, ma intanto la Farnesina ha invitato gli italiani a lasciare il Libano. La regione della Bekaa e il sud del Libano sono stati colpiti duramente dai bombardamenti israeliani, con un bilancio di almeno 274 morti e 1.024 feriti.

La situazione è in continua evoluzione. Israele ha aumentato la pressione su Hezbollah, colpendo obiettivi strategici e cercando di indebolire la milizia filoiraniana. La tensione al confine tra i due Paesi è alle stelle e non si intravede una soluzione a breve termine. La popolazione civile è in grave pericolo e le autorità locali stanno cercando di gestire l'emergenza.

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