Berlino dice "no" a UniCredit sull'acquisizione di Commerzbank

- Lo scontro tra UniCredit e il governo di Berlino per il controllo di Commerzbank si è intensificato. Il gruppo italiano ha recentemente acquistato un ulteriore 11,5% del capitale della banca di Francoforte, portando la sua partecipazione complessiva al 21%. Tuttavia, la consegna delle azioni è subordinata al via libera delle autorità tedesche.

Il governo di Berlino ha definito l'acquisizione un "atto ostile". Il cancelliere Olaf Scholz ha espresso chiaramente la sua opposizione, rafforzando la posizione del governo tedesco contro l'operazione. Nonostante ciò, UniCredit non si è fermata. Ha presentato istanza regolamentare per l'acquisizione di una partecipazione superiore al 10% e fino al 29,9% di Commerzbank.

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha risposto alle critiche di Scholz, sottolineando che in Europa esiste il libero mercato. Tajani ha dichiarato che non comprende perché, quando un'azienda italiana cerca di acquistare all'estero, non venga rispettato il principio del mercato unico europeo.

UniCredit, guidata da Andrea Orcel, ha mosso un'ulteriore pedina sullo scacchiere tedesco, sottoscrivendo strumenti finanziari per una partecipazione pari a circa l'11,5% del capitale sociale di Commerzbank. Questa mossa ha suscitato l'opposizione dei sindacati dei bancari e del governo di Berlino, ma UniCredit sembra determinata a proseguire nella sua strategia di espansione.

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