Kiev colpisce i depositi russi, Mosca perde munizioni per i prossimi mesi

- In un raid a Tver, l'Ucraina ha distrutto 30.000 tonnellate di ordigni esplosivi russi, equivalenti a 750.000 proiettili. Questo rappresenta una scorta di munizioni per due o tre mesi, considerando che la Russia spara circa 10.000 colpi a settimana. L'attacco ha causato perdite significative per Mosca, e l'impatto di queste perdite si vedrà nelle prossime settimane sul fronte.

Nel frattempo, il dibattito sull'uso delle armi occidentali per colpire in profondità i russi continua. Volodymyr Zelensky chiede il permesso a Londra e Washington di utilizzare armi a lungo raggio degli alleati su obiettivi in territorio russo. Tuttavia, l'attacco a Tver dimostra che l'Ucraina può distruggere i depositi del Cremlino anche senza queste armi.

Oggi, Zelensky incontrerà nuovamente Joe Biden negli Stati Uniti per discutere ulteriormente la questione. La Russia, dal canto suo, ha abbattuto 15 droni ucraini durante la notte su cinque regioni russe e sul Mar d'Azov. Secondo il Ministero della Difesa russo, sei droni sono stati abbattuti sopra le acque del Mar d'Azov, quattro nella regione di Rostov, due nella regione di Kursk, e uno ciascuno nelle regioni di Astrakhan, Belgorod e Voronezh.

Inoltre, droni ucraini Palianytsia hanno colpito depositi di armi russe a Krasnodar, distruggendo un arsenale a Tikhoretsk. Questo è il secondo deposito russo contenente munizioni e armi importanti, anche nordcoreane, a essere distrutto. Colpire obiettivi in territorio russo sembra diventare una strategia sistematica per l'Ucraina, che cerca di portare la guerra "in casa" al Cremlino e aggirare le restrizioni sulle armi occidentali.

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