Era conosciuto come uno dei migliori maestri di pugilato nel mondo. Malato da tempo, Elio Ghelfi e i suoi campioni hanno affrontato sul ring gente del calibro di Leon Spinks, Teofilo Stevenson, Bob Hope, Tyrel Biggs, Ray Mercer e Roberto Duran. Ma nel suo speciale palmares ci sono anche cinque titoli europei e dieci italiani. Il mondo della boxe piange Elio Ghelfi, conosciuto da tutto come l'allenatore di grandi campioni, scomparso domenica scorsa nella sua Rimini all'età di 82 anni.
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Ciao Elio, uomo di sport. Devi attivare javascript per riprodurre il video. Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Lui a bordo ring, con la salvietta sulla spalla, accanto al suo pugile, intorno una folla vociante nella nebbia di migliaia di sigarette.
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Nella sua carriera gli atleti allenati hanno ottenuto tante vittorie importanti tra cui: un titolo olimpico (Maurizio Stecca); sei campionati del mondo nelle varie categorie; cinque campionati europei nelle varie categorie; dieci campionati italiani nelle varie categorie. Nato a Rimini il 1 giugno 1937, dopo una carriere come puglie dilettante anche nella nazionale italiana di boxe, era poi diventato allenatore seguendo più di 2200 incontri.
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Tra gli altri, ha allenato anche Alfio Righetti, Giovanni Parisi, Luigi Minchillo e Luca Bergers. Cinque i titoli mondiali conquistati dai suoi pugili: Maurizio e Loris Stecca, Francesco Damiani, Sumbu Kalambay ed Harry Geiger, ai quali vanno aggiunti l’oro olimpico a Los Angels ’84 di “Icio” Stecca, cinque titoli europei e dieci titoli italiani. Ghelfi è stato impegnato anche in politica per la sua città, ricoprendo il ruolo di consigliere comunale con Rifondazione Comunista e DS. Si è spento…
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E non va dimenticato il titolo olimpico di Maurizio Stecca nel 1984 a Los Angeles. Ma nel suo palmares ci sono anche cinque titoli europei e dieci italiani. Gli atleti che si sono affidati a lui hanno conquistato cinque titoli mondiali. Elio Ghelfi da giovane quando si dedicò alla boxe come pugile. Malato da tempo, costretto in casa da 3 mesi, le sue condizioni sono peggiorate ieri ed è morto alle 17.30. E’ morto Elio Ghelfi, il signore della boxe.
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Rimini gli sarà eternamente grata per le emozioni, per la memoria di mitici combattimenti, di sfide al calor bianco salutate dalla presenza di migliaia di persone. Ciao Elio, uomo di sport. Una nidiata di campioni tirata su a allenamenti, sudore e fine psicologia da Ghelfi, la cui impostazione tecnica era evidentissima nei ragazzi che via via salivano sul quadrato, mietendo successi a livello nazionale, europeo, mondiale e olimpico.
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“C’è tutta l’epopea della boxe nella storia di Elio Ghelfi – lo ricorda l’assessore allo sport Gian Luca Brasini – maestro e uomo di sport, allenatore di atleti e di anime tormentate sul ring e giù dal ring nella grande stagione del pugilato riminese e italiano. Lui a bordo ring, con la salvietta sulla spalla, accanto al suo pugile, intorno una folla vociante nella nebbia di migliaia di sigarette.
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