Eredità Agnelli, trust fittizi alle Bahamas

- Secondo le indagini della procura di Torino, i beni indicati nelle dichiarazioni degli eredi di Marella Caracciolo derivavano da un trust fittizio collocato nelle Isole Bahamas. Questi beni, conferiti tra il 2014 e il 2018, non erano stati dichiarati in Italia, evitando così la tassazione sui redditi di capitale e l'imposta di successione. Il gip ha disposto il sequestro di denaro e titoli per 74 milioni di euro a carico dei figli di Marella Caracciolo, John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre che del commercialista Gianluca Ferrero e del notaio Urs Robert von Gruenigen.

Le indagini hanno rivelato che fra il 2015 e il 2020, John, Lapo e Ginevra Elkann, insieme a Ferrero e von Gruenigen, avrebbero utilizzato due trust fittizi alle Bahamas e il meccanismo delle donazioni false di opere d'arte e oggetti preziosi per un valore di 170 milioni di euro. Questi beni, tra cui un paio di orecchini con diamanti del valore di 78 milioni di euro, risultavano donati da Marella Caracciolo ai suoi nipoti prima della sua morte, con l'obiettivo di ridurre la massa ereditaria e risparmiare sulla tassa di successione.

La procura di Torino ha posto l'accento su queste pratiche, evidenziando come i beni preziosi di Marella Caracciolo fossero stati inventariati e fatti figurare falsamente come regali effettuati ai fratelli Elkann. Questo ha permesso di evitare la tassazione sui redditi di capitale e l'imposta di successione, creando un danno significativo al fisco italiano.

Le opere d'arte e gli oggetti preziosi sono stati blindati in diverse località, da St. Moritz a Marrakech, per nasconderli al fisco italiano. Le indagini continuano per accertare ulteriori dettagli su queste operazioni e per recuperare i beni sottratti al fisco.

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