Teheran, 4 ott. "Il brillante lavoro delle nostre forze armate di qualche notte fa è stato del tutto legale e legittimo": lo ha detto la Guida suprema iraniana…
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- Donald Trump, candidato alle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, ha recentemente dichiarato che Israele dovrebbe colpire i siti nucleari dell'Iran. Durante un'intervista, l'ex presidente ha espresso la sua opinione riguardo al conflitto in Medio Oriente, affermando che la risposta corretta sarebbe stata quella di colpire i siti nucleari iraniani prima di preoccuparsi delle conseguenze. Questa dichiarazione, che ha suscitato non poche polemiche, è stata rilasciata mentre Trump giocava a golf, un'attività che sembra non aver interrotto nonostante la gravità delle sue affermazioni.
Nel frattempo, la situazione in Medio Oriente continua a essere tesa. Hezbollah ha riferito di scontri con le truppe israeliane al confine con il Libano, specificando che i soldati israeliani hanno tentato di avanzare verso la periferia del villaggio di Odaisseh. Gli scontri, secondo quanto riportato, sono ancora in corso. Inoltre, Israele ha condotto un raid su una moschea in Libano, colpendo obiettivi di Hezbollah e uccidendo il capo del braccio armato di Hamas.
La tensione tra Israele e Iran non è una novità, ma le parole di Trump aggiungono ulteriore benzina sul fuoco. Tel Aviv ha chiesto all'ONU di ritirare i caschi blu irlandesi, mentre l'UNIFIL ha dichiarato che le sue forze rimarranno nelle loro posizioni attuali. Nel frattempo, il ministro degli Esteri iraniano, Araghchi, è in visita in Siria per lavorare a una tregua, un compito reso ancora più difficile dalle recenti dichiarazioni di Trump.
Gli Stati Uniti, da parte loro, hanno affermato che Israele non ha garantito che non colpirà i siti nucleari iraniani, una dichiarazione che lascia aperti molti interrogativi sul futuro delle relazioni tra i due paesi e sulla stabilità della regione. La campagna elettorale di Trump, caratterizzata da dichiarazioni forti e spesso controverse, continua a far discutere, mentre il mondo osserva con attenzione gli sviluppi della situazione in Medio Oriente.
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