Fuga dei medici, segnali di inversione di rotta nella legge di bilancio

- La recente legge di bilancio, presentata dal governo italiano, contiene segnali positivi per affrontare la fuga dei medici, un problema che ha afflitto il sistema sanitario nazionale negli ultimi anni. Tra le misure proposte, spicca un aumento del 5% per i medici specializzandi, un incremento che, sebbene simbolico, rappresenta un riconoscimento della necessità di attrarre giovani professionisti verso specialità meno ambite. Questo aumento, pari a circa 100 euro netti, potrebbe non essere sufficiente da solo, ma indica un primo passo verso il miglioramento delle condizioni lavorative dei medici.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato che tra le proposte per la prossima legge di bilancio vi è anche una riduzione delle tasse su parte degli stipendi dei medici. Gli aumenti salariali potrebbero arrivare a circa 200 euro al mese, in media, un intervento che mira a rendere più attrattiva la professione medica e a contrastare la carenza di personale sanitario. Inoltre, per gli specializzandi, soprattutto nelle specialità meno richieste, si stanno studiando ulteriori miglioramenti delle condizioni economiche.

Un'altra misura in discussione è l'introduzione di una flat tax al 15% sulle indennità dei medici. Questa proposta, sebbene accolta con favore da alcuni, ha suscitato critiche da parte del Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani (Snami), che la considera discriminatoria nei confronti dei medici convenzionati. Il presidente nazionale dello Snami, Angelo Testa, ha dichiarato che estendere la flat tax anche ai medici di medicina generale è fondamentale per garantire una sanità equa e moderna, evitando divisioni all'interno della professione medica.

Il ministro Schillaci ha assicurato che la prossima legge di bilancio riserverà uno "spazio importante" per la sanità, con priorità alle assunzioni e agli aumenti salariali per medici e sanitari.

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