Scandalo di corruzione in Liguria: Toti e Signorini tra gli arrestati

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e l'ex presidente del porto, Paolo Signorini, sono tra gli arrestati in un caso di corruzione che ha scosso la regione. La notizia è emersa a otto giorni dagli arresti che hanno sconvolto la Regione Liguria.

Venerdì scorso, Toti, attualmente agli arresti domiciliari, ha scelto di non rispondere davanti al giudice per le indagini preliminari, Paola Faggioni. Il suo studio legale era stato recentemente sommerso da novemila pagine di inchiesta che non c'era stato il tempo di esaminare.

Signorini, dal canto suo, ha incontrato il suo avvocato in carcere e ha deciso di non richiedere il riesame della sua posizione. Il sostituto procuratore Luca Monteverde, che si occupa del filone della corruzione che ha portato all'arresto di Toti e Signorini, è rimasto tutto il giorno chiuso nel suo ufficio a lavorare.

Nel frattempo, la società multiutility Iren sta cercando di gestire la situazione dopo la sospensione di Signorini. Il presidente di Iren ha ricordato che anche nove mesi fa la società si ritrovò senza amministratore delegato. Nonostante ciò, ha assicurato che "stiamo procedendo, le deleghe sono presidiate" e che "andiamo avanti nei lavori come se non ci fosse un cambiamento".

Entro sabato è previsto un nuovo round di interrogatori per i membri del board del porto. Nel frattempo, la Procura di Genova continua a lavorare sodo, nonostante l'enorme quantità di documenti e intercettazioni da esaminare. La situazione rimane fluida e si prevedono ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.

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