Scandalo a Roma: operatori della Croce Rossa arrestati per maltrattamenti

In un centro di educazione motoria a Roma, gestito dalla Croce Rossa Italiana, si è verificato un evento sconvolgente. Dieci operatori socio-sanitari sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Investigativo per aver inflitto ripetute violenze a due pazienti affetti da gravi patologie psico-fisiche.

I dieci operatori socio-sanitari del Centro di Educazione Motoria (C.E.M.) sono stati posti agli arresti domiciliari. Le indagini sono partite dopo la denuncia presentata dai vertici capitolini della stessa organizzazione di volontariato. Cinque degli indagati sono gravemente indiziati del reato di tortura, mentre per uno è stato ipotizzato il reato di violenza sessuale.

Le accuse rivolte agli operatori del centro sono state definite "veramente sconvolgenti" dal segretario nazionale UGL Salute, Gianluca Giuliano. Se confermate, queste accuse rappresentano un tradimento nei confronti dei cittadini più fragili, che si affidano a queste strutture in cerca di aiuto e protezione. In risposta a questi eventi, l'UGL ha chiesto l'installazione di dispositivi di videosorveglianza nei centri sanitari.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Il processo seguirà il suo corso e, se le accuse saranno confermate, gli operatori dovranno rispondere dei loro crimini davanti alla legge. Nel frattempo, la comunità e le famiglie delle vittime cercano di venire a patti con la sconcertante rivelazione.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo