WADA ricorre contro l'assoluzione di Jannik Sinner

- La vicenda che coinvolge Jannik Sinner, il campione di Sesto Pusteria, si arricchisce di un nuovo capitolo. Nonostante sia stato dichiarato innocente già tre volte, la WADA, l'agenzia mondiale antidoping, ha deciso di presentare ricorso contro l'assoluzione del tennista nel caso Clostebol. Una decisione che ha sorpreso molti, a partire dallo stesso Sinner, il quale riteneva la questione ormai chiusa.

Carlos Alcaraz, noto rivale in campo ma amico fuori, ha espresso il suo dispiacere per la situazione che sta vivendo Sinner. Durante una conferenza stampa a Pechino, dopo aver sconfitto Griekspoor con un netto 6-1 6-2, Alcaraz ha dichiarato: "È un momento difficile per lui, perché tutti ne parlano. Probabilmente la gente ha iniziato a guardare Sinner in un modo differente e non so come lui possa sentirsi". Parole che sottolineano la stima e il rispetto reciproco tra i due atleti.

L'avvocato di Sinner, Jamie Singer, uno dei giuristi sportivi più preparati al mondo, ha commentato la decisione della WADA, definendola legittima ma non necessaria. In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, Singer ha sottolineato come l'agenzia antidoping avrebbe potuto evitare di ricorrere contro l'assoluzione del suo assistito, pur riconoscendo la correttezza della scelta.

La vicenda Clostebol, che ha visto Sinner coinvolto, continua dunque a far discutere. La speranza, espressa dallo stesso avvocato di Sinner, è che la questione possa chiudersi in pochi mesi, permettendo al tennista di concentrarsi nuovamente sulla sua carriera sportiva. Tuttavia, la decisione della WADA di ricorrere al TAS di Losanna aggiunge un ulteriore livello di complessità a una situazione già di per sé intricata.

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