Calo di disoccupazione e inflazione nell'Eurozona: la cautela della BCE sui tassi

- L'Unione Europea ha registrato dati positivi per il mese di agosto, con un calo sia della disoccupazione che dell'inflazione. Nei Paesi dell'Eurozona, l'inflazione è scesa al 2,2%, uno dei livelli più bassi degli ultimi anni e vicino ai parametri considerati indicativi di un mercato sano. Anche la disoccupazione è diminuita, passando dal 6,5% al 6,4%.

Isabel Schnabel, membro del direttivo della BCE, ha confermato che la disinflazione nell'area euro sta procedendo rapidamente. L'inflazione complessiva è scesa dal picco del 10,6% di ottobre 2022 al 2,6% di luglio 2023. I dati di agosto suggeriscono un ulteriore calo in alcune parti dell'area euro, riflettendo il rallentamento dei prezzi dell'energia e dei beni alimentari, oltre all'impatto della politica monetaria restrittiva della BCE.

Negli Stati Uniti, i prezzi sono rimasti stabili, con la Fed che si prepara a un taglio dei tassi dello 0,25%. Le borse hanno toccato nuovi record, per poi ritracciare. Gli investitori sono ottimisti riguardo all'andamento dell'inflazione sia nell'Eurozona che negli Stati Uniti, prevedendo ulteriori tagli dei tassi da parte delle banche centrali.

Nonostante i dati positivi, la BCE rimane cauta sui tassi. Gli investitori ritengono che la Fed taglierà i tassi più della BCE nei prossimi mesi, con quest'ultima che rischia di essere troppo prudente, con possibili conseguenze negative per l'economia. Tuttavia, l'obiettivo dell'inflazione al 2% sembra sempre più raggiungibile sia nell'Eurozona che negli Stati Uniti.

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