Meloni diserta il ricevimento di Biden e Zelensky

- Giorgia Meloni ha deciso di non partecipare al ricevimento organizzato da Joe Biden, con Volodymyr Zelensky come ospite d'onore. La premier italiana ha preferito rientrare a Roma prima del 25 settembre, data in cui il presidente americano riunirà a New York i principali Paesi occidentali per discutere del sostegno militare all'Ucraina. Questa scelta ha suscitato diverse interpretazioni, ma Meloni ha chiarito la sua posizione durante il Vertice per il futuro, nell'ambito dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Nel suo intervento, Meloni ha ribadito l'importanza del multilateralismo e delle Nazioni Unite, sottolineando come le crisi internazionali possano rappresentare grandi opportunità. Ha invitato a prendere posizione senza esitazioni, evidenziando la necessità di una riforma del Consiglio di Sicurezza che rispecchi i principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività. La premier ha respinto l'idea di nuove gerarchie tra le nazioni, affermando che la riforma deve avere un senso per tutti, non solo per alcuni.

Meloni ha dimostrato ancora una volta la sua abilità nel trattare temi di politica estera, proponendosi come statista. Ha giocato la carta del multilateralismo, in linea con il Patto per il futuro del segretario generale Antonio Guterres, cercando di mantenere un equilibrio tra fermezza e moderazione. Il suo discorso all'Onu è stato breve ma incisivo, confermando la sua ambizione di essere riconosciuta come una leader di spicco sulla scena internazionale.

La scelta di non partecipare al ricevimento di Biden e Zelensky potrebbe essere interpretata come un tentativo di mantenere una posizione autonoma e indipendente, evitando di schierarsi apertamente in un contesto delicato come quello del sostegno militare all'Ucraina. Tuttavia, Meloni ha voluto ribadire il sostegno dell'Italia al multilateralismo e alle Nazioni Unite, cercando di non fare sconti ma attenta anche a non esagerare.

Altri dettagli:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo