Il numero due di Bankitalia non ha tuttavia mancato di avvertire che «l’incertezza attorno a questo scenario di crescita è assai elevata. La previsione presuppone inoltre una graduale risoluzione delle strozzature dal lato dell’offerta, all’origine del recente rallentamento del commercio globale». La sede della Banca d’Italia a palazzo Koch. Il Pil italiano crescerà quest’anno «a ritmi prossimi al 4 per cento».
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Bankitalia, le stime sul Pil…"
Approfondimenti:
Lo ha affermato Luigi Federico Signorini, presidente dell'Ivass e direttore generale della Banca d'Italia, intervenendo a un webinar di Swiss Re. Pil: Signorini (Bankitalia), in 2022 verso +4%, accelerazione in primavera. (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 19 gen - 'Secondo le nostre piu' recenti valutazioni, l'attivita' economica crescerebbe quest'anno a ritmi prossimi al 4%'. L'attivita' economica tornerebbe cosi' a 'espandersi in misura sostenuta…
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Il tutto al netto della situazione epidemiologica e dell’attuale crisi delle materie prime, che sta avendo ripercussioni sui prezzi al consumo. Col risultato che il 2022 potrebbe chiudersi con un Pil intorno al +4 per cento. E proprio il Recovery fund sarà il prossimo banco di prova della prima parte del 2022 Ad affermarlo è il direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, intervenuto a un evento di Swiss Re.
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Lo ha detto il direttore generale della Banca d'Italia e presidente dell'Ivass, Luigi Federico Signorini, nel corso del suo intervento al Webinar Swiss Re Assicurare la ripresa. Secondo le nostre più recenti valutazioni, l'attività economica crescerebbe quest'anno a ritmi prossimi al 4%". La previsione presuppone inoltre una graduale risoluzione delle strozzature dal lato dell'offerta, all'origine del recente rallentamento del commercio globale.
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E' quanto sottolineato dal direttore generale della Banca d'Italia e presidente dell'Ivass, Luigi Federico Signorini, nel suo intervento al webinar Swiss Re dal titolo Assicurare la ripresa. Certo, l'evoluzione della pandemia, le difficoltà di approvvigionamento degli input produttivi e i rincari energetici rimarranno “fattori determinanti per le prospettive di crescita nel breve termine”. L'economia italiana crescerà quest’anno a ritmi vicini al 4%.
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