Missile Houthi su Israele, un fallimento delle difese

- Domenica mattina, un missile lanciato dai ribelli yemeniti Houthi ha eluso le sofisticate difese israeliane e americane, atterrando a soli 35 chilometri dall'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv. Questo evento ha sollevato interrogativi sulla capacità delle difese aeree israeliane di proteggere il paese da minacce a lungo raggio.

Il missile, partito dallo Yemen, ha viaggiato per oltre 2.000 chilometri, attraversando il Mar Rosso e superando le difese alleate. L'aeronautica militare israeliana ha impiegato undici ore per dichiarare pubblicamente che il missile era stato colpito da un intercettore, ma non distrutto completamente. Questo ritardo nella comunicazione ha ulteriormente alimentato le preoccupazioni sulla prontezza e l'efficacia delle difese israeliane.

La milizia Houthi, sostenuta dall'Iran, ha dimostrato una capacità crescente di colpire obiettivi a lunga distanza, mettendo in discussione la supremazia tecnologica delle difese aeree israeliane. Questo incidente rappresenta un imbarazzo per il governo di Netanyahu, che ha sempre vantato la superiorità delle sue difese aeree.

L'evento ha anche implicazioni geopolitiche significative. La capacità degli Houthi di colpire Israele con missili a lungo raggio potrebbe alterare gli equilibri di potere nella regione, aumentando la tensione tra Israele e Iran. Inoltre, mette in luce la vulnerabilità delle infrastrutture critiche israeliane, sollevando dubbi sulla sicurezza nazionale.

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