Puff Daddy accusato di stupro: Hollywood in subbuglio

- Sean "Diddy" Combs, noto anche come Puff Daddy, si trova in carcere dal 16 settembre, accusato di aver abusato, minacciato e costretto le sue vittime a soddisfare i suoi desideri sessuali, proteggere la sua reputazione e nascondere la sua condotta. Le accuse, che coinvolgono ben 120 presunte vittime, sono state portate avanti dall'avvocato Tony Buzbee, il quale ha dichiarato che i "White Party" organizzati da Combs erano il teatro di questi abusi. Questi eventi esclusivi, frequentati da una vasta fetta del jet-set hollywoodiano, sono ora al centro di un'indagine che potrebbe rivelare nomi di alto profilo coinvolti nei festini a base di sesso, alcol e droga.

Combs, attualmente detenuto presso il Metropolitan Detention Center di Brooklyn, rischia una pena che va dai 15 anni all'ergastolo. L'avvocato Bryan Freedman ha annunciato che una nuova ondata di cause legali potrebbe portare alla luce i complici di alto profilo di Combs, aumentando ulteriormente la tensione nel mondo dello spettacolo. Un personaggio famoso, secondo quanto rivelato al New York Post, sarebbe terrorizzato all'idea che un suo sex tape con Puff Daddy possa finire nelle mani dei media, sentendosi violato due volte.

La situazione è resa ancora più complessa dalle dichiarazioni di Buzbee, che ha lasciato intendere come Puff Daddy non fosse l'unico a partecipare ai "Freak Off", festini caratterizzati da eccessi di ogni tipo. Nei prossimi giorni, i media americani potrebbero pubblicare ulteriori dettagli, video e foto compromettenti, gettando ulteriore benzina sul fuoco di uno scandalo che sembra destinato a crescere.

La carriera di Puff Daddy, da star del rap USA allo scandalo dei "White Party", è ora sotto una luce completamente diversa. Dopo la morte dell'amico Notorious B.I.G.

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