Il Vaticano riconosce il culto di Medjugorje, ma non gli eventi soprannaturali

- Il Vaticano ha ufficialmente riconosciuto il santuario di Medjugorje, situato in Bosnia-Erzegovina, senza però pronunciarsi sui presunti messaggi della Vergine Maria ai fedeli. Da oltre 40 anni, milioni di persone si riuniscono in questo luogo, attratti dai racconti di apparizioni mariane. Tuttavia, la Chiesa continua a considerare questi eventi come "presunti fenomeni soprannaturali".

Il cardinale Victor Manuel Fernandez, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, ha spiegato che i fedeli sono autorizzati a dare una prudente adesione a questo fenomeno. La Chiesa permette il culto pubblico a Maria, regina della pace, riconoscendo il valore spirituale che molti trovano in questa devozione. Questo riconoscimento non implica un giudizio sull'autenticità delle apparizioni, ma piuttosto una valutazione positiva dei frutti spirituali derivanti da questa esperienza.

La decisione del Vaticano rappresenta un passo significativo nella gestione dei fenomeni soprannaturali. Le nuove Norme per il discernimento di presunti fenomeni soprannaturali, entrate in vigore il 19 maggio scorso, hanno permesso al Dicastero di affrontare diversi casi in dialogo con i Vescovi diocesani coinvolti. Questo approccio mira a trovare soluzioni pastorali che valorizzino la devozione dei fedeli senza compromettere la dottrina della Chiesa.

La teologa Cristina Simonelli, docente di Teologia Patristica alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale di Milano, ha commentato che la Santa Sede ha scelto la strada giusta, sospendendo la valutazione sui miracoli per concentrarsi sulla qualità dei frutti spirituali. Questo approccio evita di mischiare il giudizio sull'autenticità delle apparizioni con quello sulla bontà della devozione conseguente.

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