Decreto flussi, nuove misure per l'ingresso dei lavoratori stranieri

- Il Consiglio dei Ministri, presieduto da Giorgia Meloni e composto dai Ministri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani; dell'Interno, Matteo Piantedosi; della Giustizia, Carlo Nordio; dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida; del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone; e del Turismo, Daniela Santanchè, ha recentemente approvato un nuovo decreto-legge, noto come "decreto flussi". Questo provvedimento introduce disposizioni urgenti riguardanti l'ingresso in Italia di lavoratori stranieri, la tutela e l'assistenza alle vittime di caporalato, la gestione dei flussi migratori e la protezione internazionale, nonché i relativi procedimenti giurisdizionali.

Dopo un rinvio per ulteriori approfondimenti, il decreto è stato approvato al termine di un'ora e mezza di consultazioni. Il pacchetto di misure mira a riformare le regole sui flussi di lavoratori stranieri, con l'obiettivo di contrastare le attività illecite legate al caporalato. Tra le novità più rilevanti, il decreto prevede l'introduzione di impronte digitali e l'ispezione dei cellulari dei lavoratori stranieri, oltre a un aumento dei cosiddetti "click day" per facilitare l'ingresso di nuovi lavoratori.

Il sottosegretario Alfredo Mantovano, incaricato di assemblare le richieste dei vari ministeri, ha illustrato il contenuto del decreto, che è stato epurato dalle norme che destavano perplessità. Tra le modifiche apportate, è stata limata la norma sul sequestro dei cellulari, mentre le quote regionali sono state eliminate. Tuttavia, restano in vigore le sanzioni per gli aerei che non rispettano le nuove disposizioni.

Il decreto flussi rappresenta un tentativo di bilanciare la necessità di manodopera straniera con la lotta contro l'immigrazione irregolare e le attività illecite ad essa collegate.

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