Stellantis, il governo chiede spiegazioni su piani industriali e occupazione

- Il Parlamento italiano ha richiesto al Governo di convocare con urgenza John Elkann e Carlos Tavares, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Stellantis, per chiarire i piani industriali del gruppo automobilistico in Italia. La richiesta, firmata da Matteo Richetti di Azione, sottolinea la necessità di ottenere garanzie sugli investimenti e sui livelli occupazionali negli stabilimenti italiani.

Stellantis, nata dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e il gruppo francese PSA, sta attraversando un periodo di difficoltà. Nonostante le promesse iniziali di rilancio e innovazione, la produzione negli stabilimenti italiani ha subito un calo significativo. Il Cassino Plant, ad esempio, ha registrato una riduzione della produzione del 40% nel primo semestre del 2024, con operai costretti a rimanere a casa per 47 giorni consecutivi.

La situazione ha portato i sindacati a prepararsi per uno sciopero generale del settore automotive, previsto per il mese di ottobre. Fiom-Cigl, Fim-Cisl e Uilm, le principali sigle sindacali del settore, hanno annunciato una mobilitazione unitaria per difendere i posti di lavoro e chiedere maggiore chiarezza sui piani futuri di Stellantis.

Il governo italiano, dal canto suo, si trova a dover gestire una situazione complessa. Da un lato, c'è la necessità di tutelare l'occupazione e garantire la continuità produttiva degli stabilimenti italiani. Dall'altro, bisogna fare i conti con un mercato automobilistico in continua evoluzione, dove la transizione dall'endotermico all'elettrico rappresenta una sfida non indifferente.

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