L'economia italiana secondo la Banca d'Italia: una visione in chiaroscuro

L'economia italiana sta affrontando una serie di sfide, nonostante le previsioni di crescita del PIL per il 2024 e il 2025. La Banca d'Italia ha recentemente ridimensionato le stime di crescita del governo, indicando un aumento dello 0,6% nel 2024 e dello 0,9% nel 2025. Questi dati sono simili a quelli della Francia e della media dei paesi dell'area Euro, che stanno affrontando una dinamica negativa della Germania.

Nonostante la ripresa del turismo dopo il Covid, l'edilizia senza Superbonus sta calando e l'industria è in difficoltà. Il Superbonus non basta se l'industria va male. Questo trimestre dovrebbe essere il quarto consecutivo di crescita del PIL, trainato dalla domanda estera che, a sua volta, è il risultato di un indice di competitività di prezzo che ci vede primeggiare in Europa, superando di gran lunga la Germania.

La Banca d'Italia offre uno spaccato dell'economia italiana che non lascia presagire molto di buono per il prossimo futuro. Tra luci (parecchie) e ombre (poche) l’economia italiana va. È questo il quadro che ci consegna la consueta analisi mensile di Bankitalia.

La crescita lenta, i rischi globali sempre presenti e la fiducia di famiglie e imprese che non si traduce in una spinta a crescita e consumi. Bankitalia, Confindustria, Confcommercio, ciascuno dal suo punto di osservazione, mettono in fila le cautele con cui istituzioni e imprese guardano al futuro. Nel giro di poche ore tre tra i principali protagonisti economici del Paese snocciolano cifre e osservazioni che restituiscono un quadro in chiaroscuro.

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