Violenza al confine libanese tra Israele e Hezbollah

- Israele ha intensificato le operazioni militari contro Hezbollah, il movimento sciita libanese sostenuto dall'Iran. L'escalation è iniziata con un attacco sofisticato che ha paralizzato il sistema di comunicazioni di Hezbollah, colpendo cercapersone, walkie-talkie e pannelli solari. Questo attacco ha segnato l'inizio di una serie di raid aerei che hanno causato decine di morti e centinaia di feriti in Libano.

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver colpito 300 obiettivi legati a Hezbollah, tra cui strutture militari e lanciatori di razzi. Nel frattempo, Hezbollah ha lanciato circa 100 razzi verso Israele, aumentando ulteriormente la tensione nella regione. La situazione è drammatica, con il Libano che conta 274 morti e 1024 feriti a causa dei raid aerei israeliani, secondo i dati forniti dal ministro della sanità Firas Al-Abyad.

Israele ha spostato la sua attenzione verso il confine sud del Libano, cercando di sorprendere Hezbollah con operazioni di intelligence sofisticate. Questo spostamento strategico mira a indebolire ulteriormente il movimento sciita e a ridurre la sua capacità di risposta. La rappresentante dell'ong Intersos, Valentina Corona, ha descritto la situazione come drammatica, con molte famiglie costrette a evacuare le aree più colpite.

La tensione tra Israele e Hezbollah è palpabile, e il rischio di un conflitto su vasta scala è concreto. Le operazioni militari israeliane sono state descritte come parte di una strategia complessa e articolata, con molteplici obiettivi e fasi. La situazione rimane incerta, con il Libano che continua a subire le conseguenze di questa escalation di violenza.

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