Riforma delle autostrade: la Superstrada Pedemontana Veneta rimane alla Regione

La Superstrada Pedemontana Veneta, almeno per ora, non passerà allo Stato, ma rimarrà alla Regione. Questa eventualità è stata esclusa dalla riforma delle concessioni autostradali approvata ieri dal Consiglio dei ministri.

Il Governo ha licenziato il disegno di legge Concorrenza, proposto da Adolfo Urso (Imprese), che prevede misure che vanno dai plateatici alle startup. Questo piano fa parte di un progetto più ampio voluto da Matteo Salvini (Infrastrutture), che mira a evitare aumenti sregolati dei pedaggi e a potenziare i controlli gestionali delle autorità.

In attesa del riordino complessivo delle concessioni di spazi pubblici per le attività commerciali, le autorizzazioni e le concessioni rilasciate ai sensi della normativa emergenziale Covid sono state prorogate fino al 31 dicembre 2025. Questo non sarà una semplice proroga delle procedure di assegnazione, ma la durata dei titoli rilasciati si estenderà fino a tutto il 2025.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl che contiene anche il tema delle concessioni autostradali. Per la prima volta, una parte dei pedaggi non entrerà nelle casse di grandi gruppi di concessionari, ma allo Stato. Questo nuovo modello delle tariffe sarà applicato dal 2025, solo per le concessioni in scadenza, non per quelle in essere. L'obiettivo è realizzare opere pubbliche e tenere sotto controllo le tariffe.

Il governo ha dato il via libera al disegno di legge annuale sulla concorrenza, che prevede una stretta sull’abusivismo per taxi e Ncc. Inoltre, è stato approvato un decreto che elimina il cosiddetto redditometro e allarga i benefici per chi accetta di aderire al concordato fiscale preventivo biennale, con la flat tax incrementale sul maggior reddito concordato e con aliquote variabili dal 10 al 15% in base al punteggio Isa, che indica l’affidabilità fiscale.

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