Wall Street in crisi: rischio di recessione mondiale

Lunedì, i mercati finanziari globali hanno vissuto una giornata di panico, con Wall Street che ha registrato la peggiore seduta dal 2022. Il Nasdaq ha aperto con un calo del 6%, mentre la Borsa di Tokyo ha chiuso con una perdita del 12%, il peggior crollo degli ultimi 43 anni. Tuttavia, un parziale recupero è seguito, con analisi meno allarmiste che hanno attenuato i timori di una nuova recessione.

Il Dow Jones ha subito un forte calo del 2,6%, fermandosi a 38.703 punti, proseguendo una serie negativa iniziata giovedì scorso con tre ribassi consecutivi. L'indice S&P 500 ha chiuso in netto calo del 3%, fermandosi a 5.186 punti. In Asia, il Nikkei 225 della Borsa di Tokyo ha rimbalzato del 7% dopo il crollo shock del giorno precedente, chiudendo a 33.784,87 punti.

A deprimere i mercati giapponesi è stato l'ennesimo balzo dello yen, che ha raggiunto il record degli ultimi sette mesi nei confronti del dollaro, dopo la stretta monetaria della Bank of Japan. La banca centrale giapponese ha portato i tassi al livello più alto dal 2008, sebbene ancora a livelli molto bassi. Inoltre, i timori di una recessione negli Stati Uniti hanno contribuito al crollo, alimentati dalle deludenti letture del mercato del lavoro e dalla percezione che la Federal Reserve sia in ritardo nell'allentamento della restrizione monetaria.

Nonostante il parziale recupero, i rischi di una nuova recessione rimangono. Tuttavia, le previsioni di una crescita della domanda nei servizi potrebbero attenuare questi timori. La Federal Reserve è stata criticata per aver aspettato troppo a lungo prima di intervenire per contrastare i segnali di crisi. La situazione rimane incerta, con gli investitori che guardano con preoccupazione all'evoluzione dei mercati finanziari globali.

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