Il Tar del Lazio ha preso atto della rinuncia di Chiara Ferragni a impugnare il provvedimento con cui lo scorso dicembre l'Antitrust ha inflitto una sanzione di oltre un milione di euro sul caso del panettone Balocco.
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Chiara Ferragni, influencer di fama mondiale, ha recentemente concluso un capitolo importante della sua carriera. Il caso riguardava la presunta pubblicità ingannevole legata alle vendite del pandoro "Pink Christmas".
Il Tar del Lazio ha formalmente preso atto del ritiro dei ricorsi di Fenice srl e Tbs Crew srl, le due società dell'influencer, dichiarandoli "estinti". Questa decisione è stata presa dopo un'udienza pubblica tenutasi il 17 luglio 2024. Le società avevano presentato una memoria difensiva il 5 luglio 2024, nella quale dichiaravano di rinunciare agli atti della causa.
L'Antitrust aveva inflitto una sanzione superiore al milione di euro a dicembre 2023 per presunta pubblicità ingannevole, connessa all'operazione "Pink Christmas". In risposta, Ferragni ha pagato la sanzione, ha versato una cifra simile all'ospedale Regina Margherita di Torino e ha rinunciato al ricorso al Tar.
Con due sentenze di pura procedura, il Tar del Lazio ha formalmente chiuso la vicenda. Questo segna la fine del cosiddetto "caso pandoro", che ha visto Ferragni e le sue società, Fenice Srl e Tbs Crew Srl, contestare il provvedimento dell'Antitrust. Con la chiusura di questo capitolo, Ferragni può ora concentrarsi su nuovi progetti e iniziative.
Udienza rapidissima quella celebrata il 17 luglio davanti al Tar del Lazio per la discussione sui ricorsi con i quali Chiara Ferragni e le società a lei riconducibili - «Fenice Srl» e «Tbs Crew Srl» - contestavano il provvedimento con cui lo scorso dicembre l'Antitrust ha inflitto una sanzione di oltre un milione di euro per una presunta pubblicità ingannevole legata alla vendita del pandoro «Pink Christmas».
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