La crescita non basta, ora servono tagli

- Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici della Cattolica di Milano, ha espresso preoccupazione per il debito pubblico italiano. Nonostante la revisione dell'Istat abbia aggiunto 100 miliardi al Pil, portandolo a 2.128 miliardi di euro, i margini della legge di Bilancio rimangono stretti. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha confermato che la revisione dei dati è di lieve entità e non cambia i principi del Piano strutturale di bilancio.

Il rapporto debito/Pil è stato rivisto al ribasso, ma il debito pubblico resta elevato, rendendo l'Italia vulnerabile sui mercati finanziari. Cottarelli ha sottolineato che, nonostante lo spread sia attualmente basso, il rischio di un attacco dei mercati è sempre presente. La crescita economica da sola non è sufficiente; sono necessari tagli per ridurre il debito.

La revisione dell'Istat ha migliorato il dato sull'indebitamento netto, con il Pil del 2023 rivisto al rialzo di 42.625 milioni rispetto alla stima di marzo scorso. Anche per il 2022 e il 2021, il Pil è stato rivisto verso l’alto rispettivamente di 34.209 milioni e 20.572 milioni di euro. Tuttavia, trovare le coperture per una manovra da 25 miliardi resta complicato.

Il Piano strutturale di bilancio sarà rifinito prima di arrivare in Parlamento, ma la situazione rimane complessa. La crescita economica, seppur positiva, non basta a risolvere i problemi di bilancio. Servono interventi più incisivi per garantire la sostenibilità finanziaria del Paese.

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