Commemorazione del 32esimo anniversario della strage di Via D'Amelio

Il 19 luglio 2024, Palermo ha commemorato il 32esimo anniversario della strage di Via D'Amelio, un evento che ha segnato profondamente la storia d'Italia. In questa tragica giornata, il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti Emanuela Loi, Eddy Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Agostino Catalano persero la vita.

Antonio De Luca, capogruppo del M5S all’Ars, ha sottolineato l'importanza di mantenere vivo il ricordo di Paolo Borsellino. Secondo De Luca, l'insegnamento di Borsellino dovrebbe servire come bussola per i giovani di oggi e di domani. Tuttavia, ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che, a distanza di 32 anni, la strage sia ancora avvolta da troppi misteri e che la verità sembri ancora lontana.

Le commemorazioni, secondo De Luca, hanno il merito di mantenere vivo il ricordo di eroi come Borsellino e Falcone e di trasmettere ai giovani i loro enormi valori. Questo punto di vista è condiviso dal ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, che ha sottolineato come il 19 luglio sia un simbolo non solo per la Sicilia, ma per l'Italia intera, e forse anche oltre.

Nonostante il passare del tempo, la ricerca della verità sulla strage del 1992 continua. "C'è stato il più grande depistaggio della storia d'Italia e a distanza di 32 anni molti dei protagonisti di quella vicenda sono morti", ha dichiarato un anonimo. Dopo la strage, molti giovani scesero in piazza per chiedere che venisse fatta piena luce sugli avvenimenti.

Maria Falcone, sorella del magistrato Giovanni Falcone, ha risposto alle critiche di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, citando Dante: "Non ti curar di lor, ma guarda e passa". Maria Falcone ha difeso il suo modo di fare antimafia e di commemorare il fratello, sottolineando che in Italia tutti la conoscono e sanno quello che ha fatto. Ha ricordato come abbia portato a Palermo migliaia di giovani che il 23 maggio hanno avuto la possibilità di dialogare con le istituzioni.