Telegram e il caso Durov. Nuove politiche contro le fake news

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Il fondatore e CEO di Telegram, Pavel Durov, è stato arrestato a Parigi il 24 agosto, un evento che ha scosso il mondo della tecnologia. Durov è stato fermato dalle autorità francesi all'aeroporto di Le Bourget e successivamente rilasciato su cauzione di 5 milioni di euro. L'accusa principale riguarda l'uso illegale della piattaforma Telegram, con le autorità che sostengono che Durov non abbia risposto adeguatamente alle richieste di cooperazione.

L'arresto di Durov non è direttamente collegato al Digital Services Act (Dsa), il regolamento europeo sui servizi digitali, che impone alle piattaforme online di rispettare determinate norme. Tuttavia, Telegram, come tutte le altre piattaforme, deve conformarsi a queste regole. Il Dsa è entrato in vigore il 17 febbraio e mira a garantire maggiore trasparenza e responsabilità per le piattaforme digitali.

In risposta all'arresto e alle accuse, Telegram ha annunciato una serie di nuove politiche per contrastare la diffusione di fake news e contenuti illegali sulla piattaforma. Tra le novità, la sezione FAQ è stata aggiornata per fornire istruzioni chiare su come segnalare contenuti illegittimi. Inoltre, Telegram ha introdotto nuovi strumenti di moderazione e privacy per migliorare la sicurezza degli utenti.

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