Taiwan offre aiuti alla Cina dopo il devastante terremoto

Un terremoto di magnitudo 6.2 ha colpito la regione remota e montuosa sul confine settentrionale dell'altopiano del Qinghai-Tibet in Cina, poco prima della mezzanotte di lunedì. Il sisma ha causato almeno 118 morti e centinaia di feriti. Le autorità hanno mobilitato una serie di risposte all'emergenza, ma il lavoro dei soccorritori si è rivelato più impegnativo delle stime a causa delle temperature ampiamente sotto lo zero per l'ondata di freddo eccezionale che sta interessando soprattutto il nord del Paese.

La presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, ha espresso le «più sincere condoglianze a tutti coloro che hanno perso i propri cari nel recente terremoto nel nordovest della Cina». Ha anche affermato: «Preghiamo affinché tutte le persone colpite ricevano gli aiuti di cui hanno bisogno e speriamo in una rapida ripresa». Queste parole sono state seguite da un'offerta di aiuto alla Cina da parte di Taiwan, un gesto significativo dato il contesto politico tra i due paesi.

Il terremoto ha causato danni significativi, con edifici crollati e macerie sparse. Le squadre di soccorso si sono affrettate per raggiungere i sopravvissuti a temperature sotto lo zero. La situazione rimane critica e il numero di vittime potrebbe aumentare man mano che le operazioni di soccorso continuano.

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