Prestiti a tasso zero, o quasi fino al 25 per cento del fatturato. A chidere i prestiti potranno essere non soltanto più le piccole imprese, ma anche quelle medio-grandi fino a 500 dipendenti. Il decreto di domani dovrebbe valere circa 10 miliardi e sarà finanziato senza chiedere al parlamento di fare nuovo deficit. Ragione per cui il Fondo dovrebbe anche cambiare il nome in «Fondo industria». E si programma la fase 2 con obbligo di mascherine.
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"Si tratta di una misura a sostegno di 250 aziende con un plafond di 2,5 mln di euro. Si tratta di finanziamenti 'bullet', a sei mesi, con scadenza 1 ottobre, a tasso zero rimborsabili in unica soluzione o, a scelta del cliente, dilazionabili in ulteriori 24 mesi al tasso del 2%. Un ulteriore, rapido aiuto alle nostre imprese, che arriva subito dopo l'interruzione del pagamento dei tributi nel nostro comune.
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Altri provvedimenti per le imprese. Tra gli altri provvedimenti ci sono anche quelle di sostegno finanziario alle piccole micro e medie imprese, contemplati dall’articolo 56 del Cura Italia. Le principali misure del decreto Cura Italia. Tra le principali misure del decreto Cura Italia c’è l’incremento del fondo di 1,5 miliardi di euro per le imprese per ottenere credito in maniera più agevole. Il decreto quindi cerca di dare una mano in questo senso aprendo le strade delle misure a sostegno…
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Lo sottolinea il presidente della Copagri Franco Verrascina, a proposito delle prime indicazioni sui contenuti del DL per la liquidità delle imprese, che dovrebbe essere varato all’inizio della prossima settimana e prima del cosiddetto DL aprile, o Cura Italia2. Se non si va in questa direzione molte imprese agricole sono destinate a fallire”, conclude il presidente della Copagri. “Erogare finanziamenti pari a un quarto del fatturato equivale a mettere…
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Il decreto di domani dovrebbe valere circa 10 miliardi e sarà finanziato senza chiedere al parlamento di fare nuovo deficit. A chidere i prestiti potranno essere non soltanto più le piccole imprese, ma anche quelle medio-grandi fino a 500 dipendenti. Ragione per cui il Fondo dovrebbe anche cambiare il nome in «Fondo industria». Il Fondo centrale di garanzia sarà rifinanziato con 5 miliardi di euro.
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Va da sé che nell’ambito di un’operazione di questo tipo vada prevista la possibilità di richiedere un importo congruo e sufficiente al riavvio dell’attività; tale importo dovrebbe essere pari al totale dei debiti verso lo Stato e verso i privati, compresi gli Istituti di Credito, incrementato fino ad un massimo del 50%, limitando il mutuo al 130% del fatturato annuo del richiedente. Se non si va in questa direzione molte imprese agricole sono destinate a fallire”, conclude il…
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Ci sarà poi altra liquidità per le Partite IVA con finanziamenti fino a 3mila euro con garanzia pubblica e la possibilità di salire fino a 25mila euro. Nonostante la Commissione europea abbia dato il via libera alla possibilità per lo Stato di garantire a l100% i prestiti alle imprese, il Tesoro spingerebbe per fermare la garanzia pubblica al 90%. Il Fondo centrale di garanzia avrà altri 5 miliardi di euro, facendo salire così la dote complessiva a 7. I prestiti a tasso zero da restituire in otto…
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Salvagenti alle imprese quindi ma anche ai lavoratori e ai nuclei familiari nel pacchetto di misure regionali. "Tra gli strumenti di credito agevolati - spiega il vicepresidente Leodori - ci saranno a disposizione 100 milioni di euro distribuiti tramite Artigiancassa". Per chi ha subito una perdita di fatturato a seguito delle misure restrittive imposte a livello nazionale, verranno stanziati 23 milioni di euro a fondo perduto.
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