Libertà di stampa in Italia: un declino preoccupante

L'Italia ha perso cinque posizioni nell'ultimo anno, scendendo al 46esimo posto nel World Press Freedom Index 2024, la classifica della libertà di stampa stilata da Reporters Sans Frontières (RSF). Paesi come Tonga, Fiji e Slovenia hanno ottenuto un punteggio migliore. In fondo alla classifica, troviamo Afghanistan, Siria ed Eritrea, rispettivamente ai posti numero 178, 179 e 180.

L'ombra dell'orbanizzazione

L'Unione europea è chiamata a confrontarsi con il tentativo della classe politica di ridurre sempre di più lo spazio di azione per il giornalismo indipendente. L'analisi di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa nel mondo evidenzia un fenomeno preoccupante, definito "orbanizzazione". Questo termine fa riferimento all'Ungheria di Viktor Orbán, dove la radiodiffusione pubblica è stata trasformata in una macchina di propaganda e diversi media privati sono stati messi a tacere.

Il pericolo di una deriva illiberale

Pavol Szalai, responsabile del desk Europa per Reporters Sans Frontières, ha espresso preoccupazione per la situazione in Italia. "Abbiamo l'impressione che Giorgia Meloni voglia ispirarsi a Viktor Orbán", osserva Szalai. Nonostante i due leader abbiano posizioni diverse sulla guerra in Ucraina, l'Italia si sta pericolosamente avvicinando all'Ungheria per quanto riguarda la libertà di stampa.

La libertà d'espressione è un diritto fondamentale che va garantito sempre. La deriva illiberale rappresenta un pericolo che allontana l'Italia dall'Europa. È fondamentale che i giornalisti possano svolgere il loro lavoro in modo indipendente, senza subire pressioni o intimidazioni. La libertà di stampa è un pilastro della democrazia e deve essere difesa a tutti i costi.

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